Il quilt che ho fatto per l'ultimo concorso cui ho partecipato mi ha dato molto filo da torcere, tante lezioni di vita, zero soddisfazione.
Adesso che il concorso è finito (e no non ho vinto nulla ^_^ ma ero perfettamente conscia di non aver speranze stavolta) posso mostrarvi le foto. Ma prima consiglio, a chi non lo avesse gia letto, di leggere il post in cui ho spiegato tutte le difficoltà che ho incontrato. Lo trovate QUA
Bene, eccomi allora a spiegare il mio quilt.
Anzitutto l'argomento... il tema del concorso era "profumo d'oriente" e io ho deciso di ispirarmi alla Tailandia, paese che mi affascina per vari motivi.
Primo tra tutti le danze tradizionali, nelle quali le ballerine indossano sulle dita dei lunghi coni di ottone per rendere le mani lunghissime ed appuntite. E proprio attorno all'immagine delle mani di una ballerina tailandese ho sviluppato il quilt.

Per fare le mani ho prima fatto il disegno su carta (senza unghioni) quindi le ho dipinte con il paintstick su stoffa color carne (tinta da me). Ogni mano è composta da vari pezzi poi applicati a mano sullo sfondo. Gli unghioni sono realizzati in stoffa sulla quale ho applicato della foglia-oro di color rame, quindi li ho applicati a mano.
La posizione delle mani non è casuale ma studiata. Le mani infatti sono in ben specifiche posizioni mudra. Le mudra sono posizioni delle mani o talvolta del corpo che vengono utilizzate, nella filosofia orientale, allo scopo di riequilibrare le proprie energie o di attirare qualcosa.
Altro punto focale del quilt è la "finestra", realizzata con margini interamente rifiniti, nella quale sventola a mò di bandiera di preghiera un pezzo di organza stampato con un mantra in sanscrito, con effetto molto etereo. (scusate il calorifero dietro)

I Mantra sono frasi che vengono ripetute decine e decine di volte a mò di preghiera e meditazione. Il mantra che ho scelto mi è parecchio caro, lo sento come il "mio" mantra ed è il Mantra della Tara Bianca. Ha un suono meraviglioso.
Per quanto riguarda lo sfondo, invece, ho realizzato un batik (che guardacaso è una tecnica tipica orientale) con fiori e dei medaglioni ripresi dall'architettura tailandese.
I fiori e i medaglioni li ho dipinti con acrilico mentre lo sfondo viola è dipinto con una tintura addensata con alginato e stesa a pennello.
Infine il trapunto. Per questo ho scelto un motivo semplice di riempimento a "piumette" intervallato da fiori trapuntati con un filo di un altro colore.
L'effetto finale è questo:

La composizione è a prima vista sbilanciata con troppo peso verso l'alto. A me piaceva così ma ammetto che può risultare quasi fastidiosa.
Inoltre pensavo di mettere qualcosa a sinistra delle mani, sotto la finestra, perchè quello spazio viola non mi piaceva molto, ma ho lasciato perdere per non pasticciare troppo. Però sono ancora convinta che servirebbe qualcosa li.
Questo è un quilt che a me parla molto, ma con tutta probabilità è fin troppo personale, così parla solo a me eheh.
Comunque sia farlo è stata una bella avventura, istruttiva sopratutto. E ora.... avanti il prossimo :)